domenica 9 dicembre 2012

210km dalla costa nord occidentale dell'Africa

Sono passati ormai 3 mesi dalla fine del progetto "VespaTrotter" e dunque da quel viaggio che ha sancito l'unione sentimentale che mi lega indissolubilmente al territorio ispanico . La nostalgia era tanta forse troppa e quelle note ambrate di libertà che a grosse boccate avevano accompagnato la mia permanenza nella terra dei tori e della siesta/fiesta stavano lasciando il posto al freddo e cupo inverno torinese . 
Decisi cosi , conclusi gli impegni che un giovane universitario ha , di concedermi nuovamente un breve viaggio alla scoperta di un'isola situata nell'Oceano Atlantico che per anni si è vista calpestata dalle più svariate culture , data la sua posizione e il suo porto , importante scalo sulla rotta delle Americhe .
Gran Canaria appartiene all'arcipelago delle Isole Canarie , è Spagna a tutti gli effetti sebbene si trovi a 210Km dalla costa nord occidentale dell'Africa . 
L'atterraggio in terra Canaria sembra volermi comunicare che tutto sia rimasto li in attesa del mio rientro , la colonnina segna 25° e il vento che soffia incessantemente porta con se i racconti più affascinanti tra navi , pirati e prostituzione.  
Ad accogliermi ci sono Eugenio e Gabriele a cui devo l'ospitalità e a cui va il mio ringraziamento per avermi dato la possibilità di visitare questi posti . Eugenio e Gabriele sono ospiti privilegiati in terra canaria , perchè come più di una volta ci tengono a sottolineare sono "ERASMUS" e come tali vanno trattati , la lista dei privilegi è tanto lunga quanto la fila di barattoli di pelati che si distacca dal tavolo e con fare maestoso si snoda sfidando le leggi della fisica fino al tetto . La domanda sorge lecita , cosa ci farà mai un pilone di barattoli di pelati nel bel mezzo del salotto ? Le risposte possono essere milioni , ma ho deciso di riportare quella che maggiormente dia l'idea dell'utilità di quella costruzione artistica ; "quella pila di barattoli è portante , se dovessimo toglierla cadrebbe l'intero palazzo" . 
Ecco ho scelto questo ma avrei potuto giocarmi altrettante situazioni per descrivervi quale sia la vita da studente "Erasmus" nel bel mezzo dell'Atlantico (maledetto me e i 17€ di tasse non pagate all'Università di Torino).
L'isola è tanto affascinante quanto piccola e cosi affittata un auto si parte alla scoperta dell'immensa varietà paesaggistica che quest'isola di origine vulcanica è capace di offrire , la prima metà è al "dedo de dios" che null'altro è che un grosso masso che staccatosi dalla scogliera è precipitato in mare conficcandosi sul fondale , le foto e i commenti si sprecano , il paesaggio è mozzafiato , ma la spiaggia è costituita da grossi massi di pietra di colore nero . 
 Siamo all'altezza del Sahara avanti dov'è la sabbia ? 
La carovana riparte e ci fermiamo a Mogàn , una piccola cittadina che i canari hanno rinominato la Venezia spagnola ; ma preferirei soffermarmi sul porto per evitare commenti sgarbati . Il porto è molto carino e la roccia ancora una volta si affaccia al mare quasi a sfidarlo . 

Finalmente giungiamo nella parte considerata più turistica dell'isola , nonchè la più bella , anche se spesso il binomio rischia di essere dannoso in questa località la natura regna incontrastata , le grosse dune di sabbia che il vento ha portato dal Sahara e il mare sullo sfondo non lasciano spazio ai commenti ma solo ad un'irrefrenabile voglia di rotolare come bambini nella sabbia 
se questo non bastasse bhe , una leggera pioggerellina ed ecco spuntare non uno ma ben DUE arcobaleni 
Ma bisogna rientrare , ormai fa buio presto e freddo prima , sono di nuovo a Torino cara fredda e spigolosa città sei la partenza di ogni avventura , la catalizzatrice di ogni voglia .  

mercoledì 24 ottobre 2012

Restano queste parole a descrivere le emozioni del rientro



Giorno -DISGRAZIATI DOVE CAZZO SIETE-
SIAMO RIENTRATI
Salvi e sani meno di prima .


e cosi credo sia il momento per un veloce commento visto che la vicinanza ad un pc mi sembra cosa strana e anomala!!! Insomma , mancano tutte le informazioni dal giorno 18 in poi e ammetto di averlo fatto con quel pizzico di cattiveria ma solo per creare quell'attesa necessaria al video-racconto di tutto il viaggio
che concluderà quanto è passato quanto abbiamo visto e conosciuto .
Un vero ringraziamento va a :

Tutti quelli che ci hanno seguito , supportato e tenuto compagnia
Tutti quelli che ci hanno accolto al rientro e hanno organizzato la più calorosa e rumorosa accoglienza di mai
Tutti quelli che durante questo mese di viaggio ci hanno insegnato un pezzo di strada di vita raccontandoci la loro
Tutti quelli che hanno condiviso con noi un pezzo di strada o qualche km
Tutti quelli che ci hanno gasato lungo la strada e spinto a continuare nonostante le difficoltà
Ai nostri genitori che in ansia hanno aspettato di rivedere le nostre facce
Al sole caldo del tramonto 

Al freddo pungente dell'alba
All'oceano 

A Tucano Urbano
Alla Vespa che ha resistito nonostante i 4000Km
A Josu ASKATU subito
Alla lingua Catalana e a quella Baska
Al Saluci
A tutti i tedeschi francesi svizzeri austriaci australiani parigini romani spagnoli e baschi che hanno arricchito con il loro modo di essere la nostra vita
Al filo della frizione che ci ha abbandonato il 3° giorno
Al Labirinto-Marsiglia
Alla stupenda serata con i due Genoani Stefano e Matteo
All'atmosfera del Rototom
Al caldo di Madrid e ai suoi musei gratuiti gonfi di aria condizionata
Alla Semana Grande di Bilbao
Al chiodo che ha bucato la gomma
Al gommista che si è proposto di regalarci la riparazione
Alla pioggia di Genova
Alla traversata Barcellona Genova con mare forza 7
Alla pasta in scatola e alle mille altre porcate mangiate



UN GRAZIE DI CUORE VA A TUTTI LORO E A TUTTO QUESTO e un sonoro VAFFANCULO SUCATE va a chi non ci credeva e non ci ha mai creduto sottovalutando la nostra tenacia e il nostro desiderio di Avventura

Ricordate amici SI PARTE E SI TORNA INSIEME come si dice qui da noi e io e pesce siamo di nuovo a casa insieme dopo un'esperienza UNICA

Grazie a TUTTI

domenica 21 ottobre 2012

1°Giorno (04/08/2012) Nostalgici


Giorno -1- Partenza da Torino , quanto è difficile salutare tutti, lasciarsi alle spalle un anno di risate freddo litigate , ma riprendiamo colazione veloce e poi si parte scortati fino a la loggia e poi soli con la noiosissima campagna del cunese! Passa veloce pesce dice una marea di stronzate in cuffia e le risate macinano km! La salita verso limone si fa divertente ormai la vespa è allo stremo 

la lancetta non supera la scritta in un blu sbiadito che recita 20KMH . Sospinti da chi passa e incitati da chiunque si trova sul nostro cammino(qualche faccia incazzata c'è , ma ci sorpassa e riaggancia la frenesia della sua vita quasi gli stesse scappando , la vita da macchina mi ricorda il freddo di Torino e inizio a non sopportarla affatto) . Nonostante tutto arriviamo dopo 4ore e mezza!! BILANCIO FINALE siamo a Ventimiglia ho gli avambracci bruciati dal sole e Pesce presenta un bel naso da alcolizzato ROSSO. Si ripartira domani a presto belli

sabato 20 ottobre 2012

Presentarsi è buona educazione


I due protagonisti si chiamano Nicolò Corigliano e Andrea Marino, allegri studenti di comunicazione interculturale nell’università di Torino entrambi hanno voluto dimostrare e dimostrarsi che non tutti i ventenni siano incapaci di procurarsi del divertimento con solamente un fornellino e una tenda da campeggio.
La particolarità del viaggio è che i due protagonisti si sono trovati ad affrontare per la prima volta un’avventura del genere,  con tutti gli imprevisti che questa ha comportato. è la riscoperta di un vecchio modo di interpretare il viaggio da parte di due vecchi amici su un’unica sella. Quella dei motori è una passione comune e questa era la sfida giusta per far valere conoscenze e voglia di avventura .